Non è solo una questione di buonsenso, perché il rischio di collisione richiede una valutazione tecnica e misurabile con parametri oggettivi.
Vediamo in questa guida come si fa a garantire una navigazione sicura in mare, calcolando correttamente il rischio di collisione.
Cosa valutare per il rischio di collisione
- Innanzi tutto, bisogna conoscere alla perfezione il COLREG;
- Nello specifico, bisogna sapere qual è la fanaleria obbligatoria per la propria imbarcazione: è infatti fondamentale per non generare malintesi con le altre barche e per consentire una navigazione quanto più possibile chiara e comprensibile all’esterno;
- Norme di precedenza: all’interno del COLREG è contenuta una serie dettagliata di norme di precedenza, valide per evitare gli abbordi in mare;
- Valutazione del rapporto angolo di rilevamento/distanza dall’imbarcazione. Una volta ottenuto il rapporto bisogna metterlo correttamente in relazione con il tempo di percorrenza, che ci consente di capire a che velocità viaggia l’altra barca.
Vediamo di spiegare meglio l’ultimo punto, forse il più complesso e meno mnemonico della lista.
Valutazione del rischio di collisione: guida operativa
Per valutare se sussiste il rischio di collisione serve effettuare più rilevamenti polari, ovvero rilevare l’angolo tra la direzione della propria prua e l’unità con la quale c’è dubbio di collisione.
Il rischio di collisione diventa un rischio reale solo quando l’angolo di rilevamento rimane costante, e la distanza dall’imbarcazione diminuisce.
Come visualizzare l’angolo più precisamente?
Un modo comune e molto efficace è quello di usare le proprie braccia: uno va orientato verso la propria prua, l’altro verso l’altra unità con cui si sospetta il rischio di collisione.
I casi sono 3:
1) La distanza tra le due unità diminuisce ma l’angolo polare cambia. Nel caso di una barca, aumenta, mentre nell’altra ovviamente diminuisce. In tal caso, significa che le barche incroceranno la propria traiettoria, ma lo faranno in momenti diversi e senza rischio di collisione. La barca con l’angolo polare di rilevamento che cresce passerà per prima;
2) Gli angoli di prora delle due unità rimangono costanti e allo stesso tempo continua a diminuire la distanza tra le due. In tal caso una delle due imbarcazioni deve agire anticipando la propria manovra per passare poppa dell’altra. Infatti, qui il rischio di collisione è reale e va evitato in ogni modo possibile;
3) Nel caso in cui l’angolo e la distanza rimangono costanti, allora le due unità procedono serenamente parallele l’una all’altra e non esiste il rischio di collisione.
Come segnalare le proprie intenzioni all’altra imbarcazione?
Bisogna usare delle segnalazioni sonore o luminose di manovra. Va sempre ricordato che è meglio una segnalazione in più, piuttosto che ritrovarsi vicino a un reale rischio di collisione.
Meglio anche osservare sempre la debita distanza di sicurezza dall’altra unità, anche quando si verifica il primo caso e il rischio di collisione è scongiurato dalla diversa velocità delle due barche.