I mezzi di salvataggio e le dotazioni di sicurezza vanno tenuti sempre a bordo di un’unità da diporto, insieme alle dotazioni obbligatorie per consentire il corretto orientamento e la sicurezza di tutto l’equipaggio.
Innanzi tutto, una precisazione: per avere più informazioni sull’argomento è sempre buona cosa consultare il manuale del proprietario, che arriva insieme all’unità e viene consegnato il giorno dell’acquisto.
Vedremo ora tutte le più importanti dotazioni di sicurezza fondamentali per le unità da diporto, in che numero sono obbligatorie e per quale tipo di imbarcazione, a seconda della lunghezza dello scafo.
Questo articolo riporta unicamente le dotazioni di sicurezza e salvataggio, a cui si aggiungono un’altra serie di dotazioni obbligatorie, come le carte nautiche e il barometro, ad esempio, di cui si parlerà in un altro articolo.
Iniziamo!
Mezzi di salvataggio
Zattera di salvataggio
La zattera di salvataggio è obbligatoria oltre le 12 miglia e deve essere in grado di contenere tutte le persone presenti a bordo. La zattera di salvataggio è autogonfiabile e si apre tirando una cima con movimento deciso e netto.
Può essere contenuta in un contenitore morbido o rigido e va tenuta in un luogo facilmente accessibile, come ad esempio il ponte di coperta.
All’interno della zattera di salvataggio devono essere già presenti un coltellino, per recidere la sagola che consente l’apertura a strappo, ma anche razzi, fumogeni e vari strumenti per garantire la segnalazione alle altre unità.
C’è poi l’ancora galleggiante, delle razioni alimentari, delle buste d’acqua con bicchiere graduato, la cassetta del Pronto Soccorso, il kit da pesca, l’eliografo, le pagaie, le torce a batteria e a richiesta un VHF palmare o altri generi di conforto per affrontare un buon viaggio.
Si tratta di una dotazione obbligatoria per la navigazione oltre le 12 miglia anche se è consigliabile ugualmente per ogni caso restante. Va revisionata ogni 2 anni.
Zattera costiera
È obbligatoria entro le 12 miglia e per tutte le persone presenti a bordo. Non ha nulla come copertura ed è dotata di fasce retroriflettenti, un soffietto per il gonfiaggio, un coltello a lama fissa con impugnatura galleggiante, una sassola e un kit di riparazione, una torcia elettrica, una coppia di pagaie, due spugne, un fischietto e razioni di 250 cc d’acqua per persona.
Che cos’è una sassola?
Dicesi “sassola” un cucchiaio, solitamente di plastica, appositamente ideato per togliere l’acqua da fondo barca. È più facile svolgere questa operazione facendo rollare l’imbarcazione.
Le revisioni della zattera costiera sono obbligatorie ogni due anni, tranne la prima che va fatta dopo tre anni dall’acquisto.
Cinture di salvataggio
Le cinture di salvataggio sono obbligatorie per tutti i tipi di navigazione esclusa quella entro i 300 metri dalla costa. La cintura di salvataggio deve possedere il marchio CE ed è obbligatoria sia per bambini sia per adulti. È rigida oppure autogonfiabile.
Più precisamente:
- Per la navigazione oltre 300 metri l’obbligo riguarda le cinture da 100N per gli adulti e 50N per bambini;
- Oltre le 6 miglia sono d’obbligo cinture da 150N per gli adulti e 100N per bambini. Per la navigazione in condizioni estreme è consigliabile usare cinture da 275N per gli adulti e da 140N per i bambini.
Le cinture di salvataggio non hanno una scadenza ma è il caso di verificare periodicamente le loro fasce retroriflettenti, la tenuta delle cinghie e i fischietti.
Salvagente anulare con cima
Il salvagente, classico simbolo della navigazione, è un galleggiante dotato di fasce retroriflettenti e fondamentale a bordo tranne nella navigazione entro 300 metri. Al salvagente è legata una sagola galleggiante di circa 30 metri che è più facile da recuperare e che in quanto galleggiante non entra nell’elica.
Che cos’è una sagola
Cima piatta o intrecciata, di diametro compreso tra i 6 e 10 millimetri.
In caso di necessità la sagola attaccata al salvagente deve essere staccabile dall’unità.
Segnalazione
Boetta luminosa
Si tratta di una boa dotata di una torcia stagna, galleggiante e a batterie. Va tenuta legata al salvagente anulare con la lampadina rivolta verso il basso in modo da conservare la carica delle batterie. La boa viene lanciata in acqua insieme al salvagente quando è notte e normalmente si accende automaticamente disponendosi con la luce verso l’alto e la batteria si riattiva.
Esistono anche delle boette elettroniche che si accendono a diretto contatto con l’acqua (ma non con la pioggia). La piccola boa luminosa è obbligatoria per tutte le navigazioni superiori alle tre miglia.
Boetta fumogena
È una lattina da aprire strappando una leva. Una volta aperta bisogna lanciarla in acqua a qualche metro dall’imbarcazione: dal bocchettone uscirà un fumo denso e arancione per circa 3 minuti di tempo.
Sono obbligatorie 3 di queste boe per la navigazione senza alcun limite, 2 dalle 50 alle 3 miglia, mentre da 1 a 3 miglia ne è obbligatoria una sola.
Ha di norma una validità di 4 anni.
Fuochi a mano
I fuochi a mano sono delle torce a fiamma che hanno la durata media di un minuto. Sono attivabili strappando una sicura e impugnando la torcia dalla parte opposta.
Sono ottimi per la segnalazione della propria posizione da lunga distanza, per questo ne è previsto l’obbligo per la navigazione senza limite (4 fuochi), per quella entro le 50 miglia (3 fuochi), per quella dai 300 metri in su (1 fuoco).
Hanno una validità di 4 anni.
Razzi a paracadute
Ne è previsto l’obbligo per la navigazione senza limite (4 fuochi), per quella entro le 50 miglia (3 fuochi), per quella da 1 miglio in su (1 fuoco).
Come per la dotazione di sicurezza precedente, si tratta di un fascio infuocato attivabile tramite la rimozione di una sicura. Attenzione: potrebbe verificarsi un rinculo, in quanto il razzo viene lanciato fino a 200-300 metri d’altezza e ha quindi bisogno di una certa propulsione.
Si chiama razzo a paracadute perché in fase di discesa attiva un piccolo paracadute, che gli consente di scendere in circa 1 minuto di tempo. Durante questo minuto, la luce del razzo è visibile di giorno per 7 miglia, di notte per 25. Come il precedente, scade ogni 4 anni.
Segnalazione sonora
Fino a 1 miglio di navigazione è obbligatorio avere almeno uno strumento di segnalazione sonora per unità.
- Unità sotto i 12 metri: qualsiasi mezzo in grado di produrre un segnale sonoro;
- Unità superiori ai 12 metri: fischietto, corno, sirena o tromba;
- Unità sopra i 20 metri: campana;
- Unità sopra i 100 metri: fischietto o corno o sirena o tromba, 1 campana, 1 gong a poppa.
Campana e gong sono due strumenti sostituibili da analoghi, a patto che abbiano suoni simili.
Altri dispositivi
Apparato VHF
Oltre le 6 miglia è obbligatorio avere a bordo un apparato VHF di segnalazione sintonizzato sul canale 16. 4 volte al giorno le stazioni radio costiere trasmettono il loro bollettino, e ogni navigante avveduto, anche se escluso dall’obbligo, dovrebbe ascoltarle.
In caso di emergenza, la sintonizzazione sul messaggio di emergenza sul canale 16 è automatica.
Radioposizionamento GPS
È obbligatorio per la navigazione oltre le 12 miglia. Benché sia fondamentale aggiornare la propria posizione periodicamente, meglio se ogni mezz’ora, è anche importantissimo imparare a orientarsi senza GPS e conoscere bene i principi del carteggio.
Emergency Position Indicating Radio Beacon (EPIRB)
Boetta con apparato di trasmissione satellitare, pensata per la segnalazione della propria posizione in contesti d’emergenza. MMSI è un codice identificativo assegnato a ogni unità dal Ministero dello Sviluppo Economico, ed è ciò che viene trasmesso attraverso l’EPIRB.
È fissato a bordo, abitualmente sul pulpito di poppa e si attiva automaticamente a contatto con l’acqua.
Se viene attivato accidentalmente è obbligatorio avvertire la centrale e annullare la segnalazione.
Riflettore radar
Fa da specchio alle onde elettromagnetiche emesse dai sistemi radar. In tal modo, ogni unità con un riflettore radar è in grado di mostrarsi in qualsiasi situazione di visibilità. L’obbligo è per la navigazione sopra le 12 miglia, anche se un riflettore radar può essere comodo per tutte le imbarcazioni.