Una costruzione a strati per imbarcazioni, nota come sandwich, prevede l’impiego di materiali rigidi come vetroresina o fibra di carbonio per gli strati esterni, che racchiudono un nucleo interno leggero e compatto, realizzato tipicamente in schiuma di poliuretano, PVC o balsa.
Questa configurazione offre un equilibrio ottimale tra leggerezza e resistenza strutturale. Tuttavia, l’umidità che penetra nel nucleo può compromettere la solidità dell’intera struttura.
Il danneggiamento causato dall’umidità del nucleo può generare diversi problemi. L’umidità può provocare gonfiore, deterioramento o addirittura delaminazione del nucleo stesso, minando così la resistenza strutturale dell’imbarcazione.
Inoltre, può portare alla corrosione delle parti metalliche interne, aumentando il rischio di danni strutturali.
È quindi fondamentale utilizzare materiali per il nucleo che siano resistenti all’umidità e adottare misure preventive per evitare l’infiltrazione d’acqua nella struttura, anche evitando di forare lo scafo dopo la costruzione.
Per valutare il grado di danneggiamento causato dall’umidità nel nucleo, è possibile effettuare diverse tipologie di analisi.
Queste comprendono ispezioni visive per individuare segni evidenti di gonfiore, test di percussione per rilevare aree con risonanza anomala che potrebbero indicare delaminazione o corrosione, misurazioni con igrometro digitale per valutare direttamente il livello di umidità nel nucleo, analisi non distruttive come test di permeabilità e ultrasuoni per valutare l’integrità strutturale senza danneggiare l’imbarcazione, e analisi dei campioni prelevati per esaminare la composizione e le proprietà del materiale del nucleo.
Queste analisi forniscono informazioni cruciali per comprendere l’estensione del danneggiamento e pianificare eventuali interventi di riparazione o sostituzione.
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