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Controllare la catena e scegliere la più adeguata

Controllando la catena della barca: si noti un grillo inox interposto al giunto non necessario

La linea di ancoraggio su un’imbarcazione è uno degli aspetti più cruciali per garantire che la nostra barca continui a galleggiare in acque sicure. Grazie alla corretta gestione della linea d’ancoraggio e al modo in cui viene calata, possiamo goderci le rade o gli ormeggi privi di catenarie e corpi morti.

La definizione di “linea d’ancoraggio” comprende diversi elementi: l’ancora, il giunto, la catena e, in alcuni casi, un terminale in tessile. Iniziamo con l’ancora, senza entrare troppo nei dettagli della sua tipologia. È fondamentale avere un’ancora adatta al fondale sul quale ancoreremo, anche se spesso si ricorre ad ancore ad ampio spettro, adatte cioè a vari materiali (sabbia, fango, roccia, etc.). Il peso dell’ancora sarà adeguato al peso dell’imbarcazione, seguendo le indicazioni del produttore, che ne avrà testato le capacità prima di metterla in commercio.

Esistono ancore di diversa qualità, e la scelta dipende anche dal tipo di fondale. È importante notare che la forma dell’ancora deve adattarsi alla conformazione del musone; ad esempio l’ancora Ammiragliato, sebbene eccellente, potrebbe non adattarsi ai musoni degli yacht moderni.

Dopo l’ancora, è cruciale preoccuparsi di avere un giunto di alta qualità, costruito con acciaio di prima qualità e certificato dal produttore per il carico di lavoro. La catena, individuata per diametro e passo, deve essere valutata sia considerando criteri estetici che funzionali. Il grado di resistenza, come ad esempio G40 o G70, è certificato dal produttore sulla base dei processi costruttivi e del carico di rottura.

Catene in acciaio inox e acciaio zincato hanno pregi e difetti. L’acciaio inox offre un’estetica impeccabile, ma se di bassa qualità, può essere rischioso e ha un costo più elevato. L’acciaio zincato, pur arrugginendo, garantisce maggiore sicurezza data la morbidezza del materiale e ha un costo più contenuto.

Per valutare la catena già presente a bordo e decidere se sostituirla è essenziale controllare le saldature delle maglie. Catenifici di bassa qualità mostrano saldature senza riporto di materiale, con maglie chiuse testa-testa. Se notiamo deformazioni o assottigliamenti, è consigliabile sostituire la catena con un prodotto di migliore qualità.

Per catene zincate non preoccupiamoci eccessivamente per alcune colature rugginose. Tuttavia, indaghiamo quando la ruggine diventa più evidente. Con un martellino, picchiettiamo le maglie interessate.
Se notiamo assottigliamenti superiori a un millimetro, sostituire immediatamente la catena è una decisione sagace.

Evitiamo il ristagno d’acqua nel pozzo dell’ancora e, durante l’inverno, con la barca a terra, rimuoviamo tutto il sistema di ancoraggio per controllare catena e ancora, alleggerendo il peso sullo scafo sull’invaso.

Se la linea di ancoraggio prosegue con una cima, prestiamo attenzione affinché la cima, una volta in acqua, non entri in contatto con il fondale, evitando tagli accidentali, ad esempio su uno scoglio.

Notare il grillo piegato con il perno che esce

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