Quando non è possibile procedere a smontaggi e a indagini approfondite, data l’impossibilità di alterare in ogni modo l’imbarcazione, poiché la perizia è spesso commissionata dall’acquirente, l’ispezione sarà di tipo visivo, senza l’utilizzo di strumenti di indagine accessori, salvo l’igrometro digitale.
Opera viva:
Per prima cosa, viene effettuata un’analisi della tipologia costruttiva.
Ad esempio, se l’imbarcazione è realizzata in fasciame di legno fissato con chiodi e calafatatura, si analizzano criticità come il possibile deperimento del legno fino al marciume, la ruggine dei chiodi che potrebbe causare il distacco delle tavole dalle costole e la condizione del materiale di sutura tra le tavole, che, se secco a causa degli anni, potrebbe non garantire l’impermeabilizzazione.
La condizione ideale per valutare l’effettiva situazione della struttura descritta sarebbe avere una carena vergine, ovvero legno a vista senza strati di pittura di rivestimento pregresso.
Tuttavia, non potendo rimuovere la pittura, l’analisi visiva si concentra sui punti dove le anomalie possono essere più evidenti.
Si analizzano i tappi in legno dei chiodi: se sono deperiti e saltati, è segno evidente che almeno le teste dei chiodi stessi, in materiale ferroso, abbiano in qualche modo, vista la presenza di ruggine, spinto via lo strato di stucco.
Successivamente si procede al rilevamento di eventuali tavole distaccate, data l’eventuale assenza di tenuta dei chiodi.
Con le premesse sopra descritte, si ricerca la presenza di marciume significativo del legno e degli elementi ad esso correlati.
Le linee di calafataggio vengono analizzate per capire se sono aride, lasciando spazi per l’aria tra una tavola e l’altra.
Infine, con l’igrometro digitale, si rileva l’umidità del legno, la quale, se troppo elevata, può far pensare a futuro marciume o a ristagno d’acqua.