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Le tipologie di patente nautica

Prima di fare qualsiasi considerazione sulle tipologie di patente nautica, precisiamo per i meno esperti che per poter solcare mari e laghi in Italia non serve sempre una patente nautica. Infatti, se si vuole condurre un’imbarcazione entro le dodici miglia dalla costa e/o con motore di potenza inferiore a 40,8 cavalli, non serve sottoporsi ad alcun tipo di prova teorica o pratica. 

Il discorso cambia per tutte le altre imprese marittime, dove serve una specifica tipologia di patente nautica.

Nel corso di questo articolo vedremo nel dettaglio i tipi di patente nautica, che variano a seconda della tipologia di imbarcazione, della distanza dalla costa, e del ruolo che si vuole avere a bordo.

Ripasso sulle unità da diporto

Ricordiamo che le unità da diporto si dividono in base alla lunghezza in:

  • Natanti da diporto: unità a remi e le unità con scafo di lunghezza pari o inferiore a 10 metri;
  • Imbarcazioni da diporto: unità con scafo di lunghezza compresa tra 10 e 24 metri;
  • Navi da diporto: unità con scafo di lunghezza superiore ai 24 m.

Categorie di patenti nautiche

  • Categoria A: comando e condotta di natanti, imbarcazioni da diporto e moto d’acqua;
  • Categoria B: comando di navi da diporto;
  • Categoria C: direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto;
  • Categoria D: abilitazione speciale al comando di natanti, imbarcazioni da diporto e moto d’acqua.

Categoria A

Esistono diverse patenti di categoria A, come le patenti nautiche entro dodici miglia dalla costa e quelle senza alcun limite dalla costa.

In più le patenti nautiche A abilitano al comando ed alla condotta delle unità a motore, di quelle a vela e di quelle a vela con propulsione mista.

Questa patente nautica è obbligatoria:

  • oltre le 6 miglia dalla costa;
  • per le moto d’acqua e lo sci nautico;
  • per le acque interne e le acque marittime entro sei miglia dalla costa – con motore;
  • con motore a due tempi di cilindrata superiore a 750 cc;
  • per motore con cilindrata superiore a 1.000 cc se a carburazione a quattro tempi fuori bordo o a iniezione diretta;
  • per motore con cilindrata superiore a 1.300 cc se a carburazione a quattro tempi entro bordo;
  • per motore con cilindrata superiore a 2.000 cc se a diesel;
  • per motore con potenza superiore a 30 kw o a 40,8 cv.

Ricordiamo che quando si parla di potenza del motore ci si riferisce a quella massima di esercizio.

Categoria B

Questa tipologia di patente nautica serve al comando delle navi da diporto. Per ottenerla è obbligatorio essere già da tre anni in possesso della patente A.

Coloro che sono in possesso della patente per nave da diporto possono comandare e condurre unità da diporto di lunghezza inferiore a 24 metri a motore o a vela, a vela con motore ausiliario e motoveliero.

Categoria C

La patente C consente di ricoprire ruoli inerenti alla direzione nautica, e vale per natanti e imbarcazioni da diporto.

Per la patente nautica di categoria C è comunque necessario che a bordo dell’unità ci sia un’altra persona maggiorenne in grado di svolgere i compiti manuali necessari, anche senza patente nautica di sorta. 

Categoria D 

Questa patente costituisce un’ulteriore abilitazione speciale per il comando di natanti, imbarcazioni da diporto e moto d’acqua.

Requisiti per richiedere la patente nautica

Per ottenere qualsiasi categoria di patente nautica occorre essere in buona salute fisica e non essere affetti da disturbi psichici. È necessaria anche una buona vista – ed è possibile portare lenti a contatto o occhiali. È molto importante tenere monitorati gli effetti avversi sugli occhi di alcune neuropatie, come il glaucoma o il diabete e altre otticopatie (ovvero le malattie della vista); in questi casi ci si rifà alla lettura dell’ottotipo, che deve essere 3/10. Anche l’udito è necessario che sia buono, anche con l’ausilio di apparecchi acustici.

Infine, la patente nautica si rilascia solo a maggiorenni, e a chi si è sottoposto e ha superato con successo la prova teorica e la prova pratica.

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