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Ormeggi e attracchi

In questo articolo vediamo la terminologia legata ai due tipi di ormeggi:

  • Ormeggio di poppa o in andana
  • Ormeggio all’inglese – ovvero con l’imbarcazione accostata in parallelo alla banchina.

1) Ormeggio in andana

Ne esistono di diversi tipi, a seconda della disposizione delle cime, come si vede in figura:

Ormeggio di poppa o in andana
Ormeggio di poppa o in andana

La prua non rimane orientata autonomamente in una direzione, come invece accade nell’ormeggio all’inglese, quindi è fondamentale ancorarla a un punto fermo, come un corpo morto sul fondale, che in superficie si presenta con un apposito gavitello.

In alternativa, si può utilizzare una catenaria: troverete sempre una cima già predisposta, che termina in una trappa situata sul pontile, e questa cima andrà legata alla prua dell’imbarcazione in modo da bloccarla.

Se non è presente vicino al pontile nessuno dei due sistemi precedenti, significa che c’è bisogno dell’ancora (e in un altro articolo vedremo tutte le regole di ancoraggio).

Tipi di ormeggi in andana: con trappa, di prua o con corde incrociate

2) Ormeggio all’inglese

Varie barche ormeggiate all’inglese alla foce del fiume Tevere

Con l’ormeggio all’inglese non è importante fissare la prua, perché questa viene legata al pontile al pari della poppa, tramite l’apposita cima di prua. 

Esistono tre modalità differenti di ormeggio all’inglese, che prevedono tre incroci diversi delle cime. In particolare, l’ormeggio con traversini consente di mantenere lo scafo più vicino al pontile, mentre quello spring permette alla barca di non subire spostamenti longitudinali.

Le varie tipologie di ormeggio all'inglese

Ricordiamo che per sicurezza è possibile usare tutte e tre le modalità e fissare l’imbarcazione in modo ancora migliore.

Doppino

Il doppino è una modalità molto comoda di utilizzo delle cime di poppa o di prua. In sostanza, prevede di far partire la cima dall’unità in vista di un’ormeggio all’inglese in modalità lunga, far girare la cima attorno alla bitta o all’anello sulla banchina, e poi fissarla di nuovo sulla bitta o galloccia presente sulla barca.

Il doppino crea un grande vantaggio in partenza, perché consente di non dover scendere dall’imbarcazione: basta sciogliere il nodo a bordo, facendo attenzione che la cima non si incastri nelle eliche.

3) Attracco a boe o gavitelli in mare

Un attracco in mare prevede di collegarsi a una boa o a un gavitello, meglio ancora se a due di essi posti vicini l’uno all’altro. Attenzione: l’attracco va sempre fatto alla catena sottostante al corpo galleggiante, e non a occhielli o anelli presenti sul gavitello, ad esempio.

Ormeggi con gavitello e corpo morto
Esempi di ormeggi con gavitello e corpo morto e con catenaria

Come occupare gli ormeggi

L’ormeggio è solitamente a pagamento per un massimo di 72 ore, mentre in situazioni di necessità e rifugio è gratuito. È gratuito anche nei porti lacustri, dove c’è il segnale recante la lettera “T”, e per un massimo di 2 ore. 

Sono disponibili anche dei posti per persone con disabilità, che è consigliabile prenotare con una giornata di anticipo onde non trovarli occupati.

La manovra

È bene provare a ormeggiare diverse volte in modo da prendere dimestichezza con l’effetto frenante del timone o dell’inserimento della marcia opposta rispetto alla direzione della barca. È anche importante imparare a capire il vento e le diverse necessità di ancoraggio, e imparare a tarare la propria necessità sulla situazione portuale che si va a incontrare.

In fase di manovra poi è fondamentale l’effetto evolutivo dell’elica, quando parliamo ovviamente dei motori entrobordo: l’elica infatti genera un moto molto lento che consente di attraccare con facilità.

In generale va tenuto a mente che:

  • con l’elica destrorsa si ormeggia sul lato di sinistra;
  • con l’elica sinistrorsa si ormeggia sul lato di destra.

È anche il caso di imparare come filare l’ancora e come comportarsi quando c’è vento, soprattutto per quanto riguarda gli attracchi.

Bow thruster

Dicesi bow thruster una piccola elica di prua, solitamente intubata e estraibile, ottima per effettuare delle manovre in spazi ristretti perché consente di manovrare la prua in modo autonomo.

Nodi 

I nodi fondamentali da imparare per l’ormeggio sono il gassa d’amante e il nodo parlato.

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