Quali scale usare per la navigazione?
Chi sta solcando i mari non può mai permettersi di partire impreparato. Deve sapere esattamente – prima di partire – di quali carte nautiche dovrà dotarsi per svolgere la propria impresa.
Qui vedremo quali scale di carte nautiche sono disponibili, in quale contesto è sensato usarle e che cos’è un portolano.
Alla fine vedremo le più comuni abbreviazioni e i simboli che si trovano nelle carte nautiche.
Che cos’è un portolano
Fondamentale per la navigazione, soprattutto in acque che non si conoscono, il portolano è un elemento da accompagnare sempre alle carte nautiche e contiene suggerimenti per gli atterraggi, oltre che descrizioni dettagliate della costa, ad esempio i le correnti, i venti principali, gli ancoraggi, le informazioni sui pericoli, sulle prescrizioni particolari sulle strutture portuali.
Punti cospicui: sono visibili in alcune carte nautiche e nei portolani. Chiamiamo “punto cospicuo” qualsiasi costruzione o elemento naturale visibile da distanza e che possa quindi essere usato come punto di riferimento per orientarsi in mare.
I portolani possono essere utili anche perché possono indicare i punti in cui è possibile rifornirsi di carburante, corrente elettrica o acqua, oppure dove è possibile ricevere assistenza tecnica.
Infine, un portolano indica le zone adeguate all’ancoraggio, in merito soprattutto al tipo di fondo, alla possibilità di approdo con tender, alla profondità e simili. Prima di ogni navigazione è necessario consultare i portolani, ma è anche necessario prendere in considerazione la carta nautica vera e propria.
Carte nautiche: quale scala scegliere
Le carte nautiche si presentano in scala, quindi con una rappresentazione ridotta della superficie terrestre.
In scala 1:100.000 cm abbiamo ad esempio le carte 5 e 5/D di e 42 e 42D. Ciò significa che un centimetro rappresentato e misurato sulla carta nautica corrisponde a 100.000 centimetri nella vita reale.
Al diminuire del denominatore aumenta quindi la scala della carta nautica.
I tipi di scale delle carte nautiche
1) Carte generali
Hanno una scala che va da 1:3.000.000 a misure inferiori. Sono carte in piccola scala e povere di dettagli, che vanno bene per la pianificazione generale di rotte sulle grandi distanze, quindi ad esempio per le navigazioni transoceaniche. Chiaramente non sono adatte alla navigazione costiera.
2) Carte di atterraggio
Hanno una scala che va da 1:1.250.000 a 1:1.000.000. Si tratta di carte in piccola scala per la navigazione d’altura, che si adattano bene solo a questo contesto. Di norma le si usa per un breve tempo prima di passare a carte di scala maggiore, quando ci si dedica alla navigazione costiera.
Navigazione d’altura: detta anche “navigazione alturiera”, riguarda le tratte lunghe, solitamente oceaniche, e per lo più riguarda unità di grandi dimensioni.
[inserire immagine della carta costiera, 11a]
3) Carte costiere
La carta costiera, presente nell’immagine sopra, ha una scala da 1:300.000 a 1:100.000. Queste carte possono essere adatte per la navigazione d’altura ma anche per la navigazione costiera, dato che possono dare si una visione d’insieme della rotta, sia un buon dettaglio.
Va da sé che il maggiore dettaglio possibile lo si ottiene da una scala maggiore, come quella della categoria successiva, le carte costiere a grande scala.
4) Carte costiere a grande scala
Le carte costiere a grande scala vanno da 1:100.000 a 1:30.000.
Note anche anche come carte litoranee, consentono di avere informazioni molto dettagliate ad esempio sul tipo di fondale e sui punti cospicui necessari per avvicinarsi in sicurezza ai porti, come canali e passaggi stretti.
5) Piani nautici
I piani nautici (anche detti “pianetti”) sono carte in grandissima scala, inferiore a 1:20.000. I pianetti rappresentano solitamente aree ristrette come baie e porti, indicando non solo i punti di ormeggio e di ancoraggio, ma anche la natura del fondo, e infine il segnalamento marittimo e costiero e i punti cospicui.
Il piano nautico ha delle caratteristiche tipiche delle carte a grande scala, anche terrestri, ovvero isogonia, isometria ed equivalenza.
L’isogonia mantiene gli angoli della realtà, l’isometria ha le misure e l’equivalenza il la proporzione nei particolari. Può sembrare una sottigliezza tecnica, ma in realtà queste tre caratteristiche sono fondamentali perché chi naviga possa rendersi conto precisamente del tipo di costa alla quale va incontro.
Alla luce di questa spiegazione, è ancora più evidente che bisogna scegliere la carta nautica giusta a seconda del proprio viaggio, e portarne più d’una quando possibile.
Aggiornamenti sulle carte nautiche
L’Istituto Idrografico della Marina di Genova pubblica ogni 15 giorni gli AA.NN, ovvero gli avvisi ai naviganti. Gli AA.NN sono degli aggiornamenti alle carte nautiche esistenti, che possono avere validità temporanea, oppure definitiva.
Consultando una carta nautica, è possibile vedere gli aggiornamenti come delle correzioni a penna rossa, solitamente in basso a destra o a sinistra accanto al riquadro con la dicitura “avvisi ai naviganti”.
Questo riquadro degli avvisi ai naviganti indica a sinistra la data di emissione degli avvisi a destra un numero fratto.
In questo caso, stiamo parlando di una carta ristampata e aggiornata al paragrafo 1 del quarto fascicolo del 2005, e la carta è alla sua quarta correzione (si veda il denominatore della frazione) dalla data di edizione.
Se sono stati aggiornati ulteriori elementi, a fianco di questo riguardo sono riportati dei numeri simili, ma a penna rossa.
Gli elementi di una carta nautica
È fondamentale imparare a leggere una carta nautica consultando tutti gli elementi riportati in carta. Ad esempio l’istituto emittente, la zona rappresentata, la scala, l’unità di misura, il valore Zo, cioè la media delle basse maree sigiziali, le più basse maree registrate nei porti presenti nella carta.
Poi, è fondamentale comprendere il sistema di coordinate European Datum o Datum Roma 1940 e le eventuali correzioni per l’uso del GPS o Datum WGS 84 con le coordinate del GPS.
Batimetriche o isobate
Consultando una carta nautica capita di vedere delle linee curve che percorrono tutta la carta. Sono le batimetriche o isobate, linee che equivalgono alle isoipse su una carta geografica terrestre.
Sono linee che uniscono i punti di uguale profondità del fondale.
Di norma l’area colorata in azzurro indica una profondità inferiore a 10 metri. La linea batimetrica azzurra si riferisce alla profondità di 20 metri e delimita la zona in cui bisogna stare attenti a fondali scogliosi o bassi.
Abbreviazioni
Per i fondali abbiamo la designazione “s” per il fondo sabbioso (dall’inglese sand).
F sta per fondo fangoso – oppure si trova la dicitura mud.
R sta per fondo roccioso – o rock.
Riportiamo di seguito nella tabella tutte le altre abbreviazioni più comuni.
Oggetto | Abbreviazione internazionale | Abbreviazione italiana |
Alghe | Wd. | a |
Aerofaro | AERO RC | AERO RC |
Conchiglie | Sh. | Cn |
Briccola | Dn. | Br. |
Esistenza dubbia | ED | ED |
Fango | M | f |
Fumaiolo | Chy | F.lo |
Ghiaia | G | G |
Ostacolo | Obstn | Ost. |
Pietre o sassi | St | p |
Posizione approssimativa | PA | PA |
Roccia | R | R |
Sabbia | S | S |
Relitto | Wk | Sc.Af. |
Torre | Tr | T.re |
Simboli
Concludiamo con i simboli più comuni che si trovano in una carta nautica.
[immagine]
È stupendo, hai fatto un abcedario per leggere le carte e le sue abbreviazioni , inoltre con i riferimenti ai portolani. In sintesi ,” stupendo”. Aspetto altre lezioni.
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