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Segnalamento A.I.S.M. – I.A.L.A. (fanali)

Il segnalamento A.I.S.M. – I.A.L.A. è fondamentale da comprendere durante la navigazione, perché consente di capire a quale distanza dal segnale e in che direzione rispetto ad esso è presente un pericolo.

Definizioni 

A.I.S.M. è l’acronimo di Associazione Internazionale di Segnalamento Marittimo. 

I.A.L.A. è l’acronimo di International Association Lighthouse Authorities. 

Con “fanali” intendiamo quindi non i fanali di cui si dotano le imbarcazioni, ma quelli presenti lungo la costa e in mare. Questi fanali sono dei metodi di segnalamento diurni, luminosi o acustici. Sono comunque inferiori in portata al segnalamento dei fari, benché abbiano delle funzioni simili. 

Tipi di fanali – lungo le coste e in mare

Oltre alla luce principale, i fanali (ricordiamo che non stiamo parlando delle imbarcazioni) presentano delle luci di importanza secondaria, ad esempio:

  • boe: i noti galleggianti ancorati al fondale;
  • gavitelli: boe più piccole, di natura temporanea;
  • mede: strutture solidali al fondo ma che emergono in superficie;
  • dromi: strutture rigide fissate sulla terraferma.
Vari tipi di fanali: boa, gavitello, meda e dromo

I miragli

Al di sopra di queste strutture di segnalamento possono essere posizionati degli oggetti conici, sferici o cilindrici: sono i miragli.

Fanali acustici

In caso di nebbia o condizioni atmosferiche che limitano la visibilità, i fanali sono dotati anche di riflettori e risponditori radar, oppure sirene, nautofoni, campanelle e corni da nebbia Tutti questi strumenti emettono segnalazioni acustiche in codice Morse e sono un ausilio ulteriore per i naviganti che si arrischiano in mare. 

Vediamo ora i principali fanali, e cerchiamo di capirne la funzione.

Legenda

Oltre a questi simboli è comodo memorizzare i due grandi gruppi di regioni per le quali i segnali cambiano:

  • con “Regione A” intendiamo Europa, Africa, Australia e Asia continentale. In questo gruppo, verde significa “a dritta”, rosso “a sinistra”;
  • con “Regione B” intendiamo le Americhe, la Corea, il Giappone e le Filippine. Rosso significa “a dritta”, verde invece “a sinistra”.

Come si nota sono invertiti ed è importante non fare confusione tra i due gruppi.

Tutti i segnali a cui faremo riferimento qui di seguito si applicano alla Regione A.

Ecco ora i tipi di segnali: 

1) Laterali

Segnalano le entrate in porti e canali, e indicano verso quale lato dell’imbarcazione deve essere lasciato il segnale. Le indicazioni sulla distanza di sicurezza da mantenere dai segnali (DS) è consultabile nell’elenco dei fari e segnali da nebbia. 

[immagine]

Come si vede nella figura sopra, di giorno valgono un supporto verde e/o un miraglio a triangolo, di notte una luce verde. Questo primo tipo di segnali laterali si trovano vicini a dritta (quando si entra nel porto), lontani a sinistra quando se ne esce. 

Invece entrando nei porti si lasciano lontani a sinistra, e vicini a dritta uscendo.

Il secondo tipo di segnali laterali invece prevede di giorno un supporto rosso e/o un miraglio a cilindro nero; di notte una luce rossa.

2) Pericolo isolato

Questi segnali indicano la presenza nelle vicinanze di un pericolo per la navigazione. Il consiglio è quello di mantenersi ad almeno 100 metri di distanza.

Di giorno si tratta di boe nere con fasce orizzontali rosse con o senza due miragli sferici neri. Di notte di una luce bianca a due lampi, con durata delle eclissi superiore rispetto alla durata della luce.

3) Acque sicure

I segnali di acque sicure si trovano su una linea immaginaria che divide le acque costiere da quelle del mare aperto. È evidente che per chi esce indicano che si può navigare senza pericoli, mentre per chi si avvicina alla costa invitano a usare cautela. Di giorno si tratta di boe rosse con fasce verticali bianche con un miraglio sferico rosso.

Di notte sono lampeggi singoli di luce bianca distanziati regolarmente da qualche secondo di buio. 

4) Speciale

Indicano la presenza di pericoli immersi nelle immediate vicinanze o delimitano zone con norme particolari – ad esempio delimitano i confini delle aree marine protette. 

Bisogna mantenersi ad almeno 100 metri di distanza.

Di giorno si tratta di boe gialle con o senza miraglio giallo a sbarre incrociate. Di notte abbiamo invece una luce gialla intermittente o a lampi con diversi periodi.

5) Cardinali 

Si tratta di un sistema di segnalamento su strutture gialle e nere.

Per comprenderlo bisogna osservare la combinazione dei colori, l’orientamento dei due miragli e la frequenza degli scintillii di luce.

Indicano sempre un passaggio sicuro rispetto all’orientamento dei punti cardinali.

Interpretiamo la figura: 

  • Nel riquadro Nord i due coni hanno la punta rivolta verso l’alto e indicano di passare a nord del segnale perché a sud del segnale vi è un pericolo. Qui abbiamo il colore nero sopra e il giallo sotto;
  • Nel riquadro Est i due coni hanno le punte divergenti e indicano di passare a est del segnale dato che il pericolo è a ovest. Il colore nero si trova all’esterno;
  • Nel riquadro Sud i coni hanno punta in giù e indicano un atteggiamento speculare al riquadro Nord: bisogna passare a sud del segnale perché il pericolo è a nord. Qui il colore nero è sotto il giallo è sopra;
  • Nel riquadro W (Ovest) i coni hanno punte convergenti e indicano di passare a ovest perché il pericolo è a est. Il colore nero è interno.

Scintillio 

Di notte il numero di scintillii designa il punto cardinale. 3 scintillii indicano l’est, 6 sono sud, 9 sono ovest e 12 sono Nord. 

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